Oro 750 o 375, cosa indicano e qual è la differenza

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Capita spesso, specialmente in gioielleria, di notare che sul cartellino degli oggetti in oro ci siano due tipi di scritte: una indicante ‘oro 750‘ o un’altra ‘oro 375‘. Ma cosa indicano questi due numeri? E perché è importante conoscerli?

Cosa indicano le scritte

Che si tratti di una scritta o di un’altra, il significato resta sempre lo stesso: l’oggetto mostrato dal gioielliere non è in oro puro, ma è legato con altri metalli. Questa, però, è la prassi: l’oro puro non è mai utilizzato in gioielleria in quanto troppo malleabile e quindi non adatto per creare dei gioielli in quanto non riuscirebbe a mantenere alcuna forma.

Proprio per questo motivo, infatti, l’oro viene legato ad altri metalli in grado di lavorare l’oggetto e di renderlo solido e duraturo. Le leghe più utilizzate prediligono solitamente che il prezioso venga unito con l’argento, il rame o il palladio.

In realtà, però, i professionisti del settore utilizzano tantissimi altre leghe, che contribuiscono a decretare il colore e il valore finale del prezioso.

Oro 750 o 375: quale ha un valore maggiore

Tornando alla domanda iniziale, la scritta 750 o 375, dunque, indica la quantità di oro totale e pura presente nel gioiello. A questo punto del discorso, la domanda sorge spontanea: quale dei due ha un valore maggiore rispetto ad un altro?

Il numero che si trova sui cartellini, quindi, indica la quantità d’oro presente, in questo caso espressa in millesimi.

Oro 750

Parlando in caratura, il valore 750 verrebbe trasformato in 18K, la cui traduzione in termini semplici dice che il 75% del gioiello è costituito da oro.

Oro 375

Il numero 375, invece, indica che negli orecchini, nel bracciale o nella collana di gradimento è presente il 37,5 % di oro, il cui valore è espresso in carati con il numero 9K.

Di conseguenza, quindi, il numero maggiore indica che effettivamente è stato utilizzata una quantità d’oro maggiore rispetto all’altro.